C’era una volta una principessa di nome Alice che viveva in un castello sul lago insieme al padre, alla madre e alla sorella Alessandra.
Alice come ogni giorno doveva andare sulle rive del lago per incontrarsi con le sue amiche ma, quel giorno fu diverso perché, prima di andare incontrarsi con loro, ebbe una lunga discussione con il padre e, arrivata al limite della pazienza e accecata dalla rabbia, si stufò e decise di scappare di casa per non tornarci più.
Vagò giorni e giorni alla ricerca di un posto dove fermarsi ma non lo trovò fino a quando si rifugiò in una grotta nel bosco, e stette li per molti giorni. Una mattina decise di uscire dalla caverna per trovare un altro posto dove accamparsi, e vagando per la strada trovò suo zio Rossano, il fratello di suo padre con cui da anni era in conflitto.
Rossano, che non era certo una brava persona, per fare un dispetto a suo fratello, rapì Alice e la rinchiuse nella grotta del suo palazzo sulle rive del lago, sorvegliata da un Orco.
Il padre dopo settimane passate ad aspettare il ritorno di Alice, iniziò a preoccuparsi seriamente. Un giorno finalmente scoprì che la figlia era prigioniera in una grotta sul lago e pieno di rabbia e preoccupazione iniziò a pensare come liberarla. Dopo giorni passati a pensare e ripensare, finalmente gli venne un’idea. Affacciandosi al balcone, vide sul lago due pescatori sulla loro barca. Il re chiese al giovane pescatore di nome Samuele se era così coraggioso da attraversare il lago per andare a salvare la sua adorata figlia e Samuele gli rispose di sì.
Il giovane prese coraggio, e a bordo della sua barca si mise in viaggio, ma all’improvviso si scatenò un fortissimo temporale che trasformò il lago in burrasca, il compito di Samuele si fece ancora più difficile ma lui senza paura e con l’aiuto del suo amico Simone che remava a più non posso riuscì ad arrivare sulla sponda del lago dove era rinchiusa Alice. Samuele con l’aiuto di alcune armi robuste e affilate, riuscì ad uccidere l’orco e a liberare la principessa Alice che ritornò finalmente a casa. Alice raccontò la storia del suo rapimento al padre, e quando egli sentì nominare il nome di suo fratello s’infurio e ordinò alle guardie di andare ad arrestarlo, per poi rinchiuderlo nella prigione sotterranea del suo castello.
Per il re la punizione data al fratello non bastava perché ciò che aveva fatto era troppo grave e quindi decise di mandarlo in esilio su un’isola deserta.
Dopo questa avventura il pescatore Samuele e la principessa Alice diventarono amici e in seguito si sposarono e vissero in un bellissimo castello sul lago felici e contenti.
Il padre e la figlia da quel giorno impararono a parlare di più e a litigare di meno e apprezzarono così il loro rapporto.
Riccardo O.
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