lunedì 9 settembre 2013

SULLE ONDE DELLA LIBERTA'





Genere:Avventura
Casa Editrice: Mondadori

SCRITTORE: Nicoletta Bortolotti
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PROTAGONISTI: Mahmud è un ragazzo palestinese molto allegro a cui non piace la geometria e che ama il surf. E’ anche uno che si arrende facilmente quando non riesce a far qualcosa

PERSONAGGI PRINCIPALI: Samir è un ragazzo israeliano molto simpatico, grazie alla sua simpatia infatti, diventa amico di Mahmud con il quale va sempre in surf. Anche a lui non piace la geometria.
Bill Martinez è l’insegnante di surf di Mahmud e di Samir che viene dalla california, il quale, grazie al surf, fa apprezzare la geometria ai suoi due alievi
Mamma di Mahmud donna molto gentile e protettiva nei confronti del figlio. Lei odia il surf

PERSONAGGI SECONDARIHalima è una ragazza a cui piace fare surf. E’ simpatica e sicura di sè. Sharifa è una ragazza a cui piace andare in surf. E’ simpatica e bugiarda (in senso buono)
Najat è la più secchiona della sua classe. Anche a lei piace andare in surf ed è amica di Halima e Shafira.
Papà di Samir uomo gentile e protettivo

COMPARSE: surfisti, spettatori, e insegnante di matematica

AMBIENTI INTERNI: casa di Mahmud, scuola

AMBIENTI ESTERNI: spiaggia, strada

ESORDIO: di tipo descrittivo

EPILOGO: a lieto fine

PUNTO DI VISTA: interno ai fatti narrati, il libro è scritto in prima persona.

Sequenza descrittiva pag. 9: Samir non deve essere straricco anche se suo padre ha il vestito nero e la camicia bianca. La sua tavola sembrava peggio della mia. Sembrava più un’asse del water presa in qualche discarica che una tavola da surf. La mia tavola invece non sembra un’asse del water. Lo è. Un po’ riadattata, come lo è il motorino truccato del vecchio Ashraf, che ha il bar vicino a casa.
Sequenza dialogata pag. 36:  «Puah, due schifezze pari merito!»
«A me piacciono i razzi. Hai paura dei razzi? »
«Ma va’, paura » risponde lui con un mezzo sorriso. «Cioè. Solo da piccolissimo.»
«Anch’io zero. Solo da piccolissimo. Cosa fai quando partono i razzi?.
«Mi immagino di essere io a spararli. Bang! Woooshh!» Samir mette i pugni contro gli occhi e mi spara contro. «Poi penso al surf.»
Sequenza dialogata libera pag. 74:  « Lasciami in pace, ti ho detto»
« E va bene, vuoi sapere la verità? Tu pensi che i surfisti siano degli sfigati, ma lo sfigato sei tu, perché il tuo Game Boy fa schifo! ». «è un modello vecchissimo. Un mio amco ha il Nintendo 3DS. E suo fratello la WII. Con quelli si che ci si diverte. Miaca con ‘sti giochetti preistorici…».
Sequenza narrativa pag. 15: In realtà mi ha trovato lui, ieri mattina, mentre tornavo da scuola. Stavo attraversando lo spiazzo sabbioso, pieno zeppo di macerie e immondizie mezze bruciate dal sole, sulla strada di casa. C’era questa pietra. All’inizio mi sembrava una pietra luccicante. Come quelle delle storie fantasy che ci leggono a scuola con dentro un potere. Poi ho visto che il bagliore proveniva da sotto. Allora ho pensato che magari era un tesoro. 
Un dollaro. Un diamante. Oppure un fermaglio d’argento a forma di farfalla. Una mina.
Sequenza riflessiva pag. 16: Magari era arrivato dai tunnel e se l’era preso qualche soldato per i suoi figli e gli era caduto fuori dalla tasca. O magari Babbo Natale era venuto fino a qui, fino a Gaza City, dal Polo Nord, anche se non ci viene praticamente mai perché le renne con questo caldo potrebbero schiattare, e l’aveva messo sotto la pitra sapendo che io ci sarei passato vicino.
Sequenza significativa pag. 86: Ruotiamo la punta verso la riva e aspettiamo l’onda buona. La prima è lunga ma non fortissima. Va bene per cominciare.
Mi metto in fretta in ginocchio sulla resina liscia, punto il piede sinistro davanti a me e mi tiro subito in piedi. Anche Samir fa lo stesso. E anche Bill.

Il nostro maestro, con le ginocchia piegate e le braccia aperte, sorride proprio come noi. E con quel sorriso che il vento non spazza via sembra un ragazzo proprio come noi. Però ha un’eleganza nel cominciare la discesa che noi ce la sogniamo.
Questa sequenza mi ha colpito molto, perché la scrittrice descrive in modo perfetto la voglia che hanno i ragazzi di imparare a surfare  e la passione che ha  il maestro Bill nell’insegnare loro il modo migliore di farlo.


TIPO di narrazione: la narrazione è di tipo non lineare, lo scrittore usa la tecnica della metalessi e il flash-back

GIUDIZIO PERSONALE

Questo libro mi è piaciuto molto.
La storia è molto avvincente sin dalle prime pagine. A me piacerebbe molto saper andare sul surf e quindi questo libr, che parla principalmente di questo, mi è piaciuto tantissimo. Ciò che ho apprezzato molto di questo libro è che a ogni inizio capitolo c’è la descrizione di una tecnica  di surf.
Il personaggio che mi è piaciuto di più di tutti è Bill Martinez perchè mi piace il fatto che, malgrado l’età, racconta sempre barzellette divertenti che ti tirano su il morale, e riesce, malgrado la sua storia, a battere i ragazzini nel surf. Il modo di scrivere della scrittrice mi è piaciuto molto perchè usa un linguaggio molto vicino a noi ragazzi. Usa molte sequenze descrittive e dialogate.
Di questo libro non cambierei proprio niente, cambierei, forse, solo il titolo mettendo:”Un’amicizia inaspettata.”                                        Andrea B.


Questo libro mi è piaciuto molto. È un libro che fa riflettere; è difficile pensare che tutta questa storia si svolga in un paese continuamente in guerra, ma l’amicizia che si crea fra i due ragazzi, ci fa capire che nonostante le nostre diversità, tutti possiamo essere amici, non conta da dove arrivi o di che religione sei, siamo tutti uguali e possiamo avere le stesse passioni.
Inoltre, grazie al personaggio del maestro Bill, ci insegna ad inseguire i nostri obiettivi e le nostre passioni, a non lasciarci scoraggiare mai di fronte alle difficoltà della vita.
Il personaggio che mi ha più colpito è stato Mahmud perché, non si scoraggia mai, non si lascia abbattere e quando cade trova sempre il modo di rialzarsi e di andare avanti.
Il modo di narrare della scrittrice è adatto ai nostri giorni, usa termini che noi ragazzi usiamo nel nostro linguaggio comune, e per questo la comprensione del testo è stata semplice.
La scrittrice usa prevalentemente delle sequenze narrative, infatti racconta molto.
È stato un vero piacere leggere questo libro e condividere l’amicizia dei due ragazzi. La passione per lo sport che li lega, mi ricorda molto la mia passione per i calcio e l’amicizia con la mia squadra, è infatti fondamentale avere dei veri amici che credono in te!