mercoledì 30 gennaio 2013

La sfida di tre amici


Personaggi La mucca Carolina (Ricky) – il cane Snoop Dog (Federico) – la tigre Leo Messi (Daniele) – il ranocchio Verdino (Andrea).

Verdino (Narratore): Un giorno, in una radura vicino al bosco di Belpino, si incontrarono tre vecchi amici: la mucca Carolina, il cane Snoop Dog e la tigre Leo Messi.
Leo: Ciao ragazzi, che bello rivedervi!
Snoop e Carolina: Ciao Leo! Cosa fai di bello da queste parti?
Leo: Facevo una passeggiata e pensavo... “Io sono l’animale più veloce!”
Snoop: E chi lo dice? Non è per niente vero, io sono il segugio blu più veloce del mondo!
Carolina: E... io sono, ecco... anch’ io, se mi impegno... posso essere MOOOLTO veloce!
Leo: Ah ah ah ah che ridere... allora se siete così veloci dimostratemelo! Vi sfido in una corsa nella radura e così vedremo chi tra noi è il più veloce!
Snoop: OK ci sto! Ci troveremo domani.
Carolina: Eeee nooooo... io domani non posso! Ho appuntamento dall’estetista per farmi lucidare le corna...
Leo: Uffaaaa... va beh rimandiamo di un giorno.
Snoop: Ehm... veramente anch’io avrei un impegno... dovrei andare al mercato a comprare un bell’osso per il pranzo...
Leo: Accipicchia! Non credevo che foste così impegnati! Vorrà dire che approfitterò per  andare dal dentista ad affilare i denti. Facciamo così: l’appuntamento è tra tre giorni alle 10.00 in questo stesso posto.
Snoop e Carolina: Bene! Appuntamento fra tre giorni!
Verdino: A questo punto la sfida era cominciata. I tre amici tornarono alle proprie tane con una sola cosa in mente: vincere la gara! Carolina doveva perdere sicuramente qualche chilo per essere più scattante, mentre Snoop doveva allenare le zampe per correre più veloce!
Carolina: Oh mamma... in cosa mi sono immischiata... non ce la farò mai! Devo assolutamente mettermi a dieta!
Verdino: Detto ciò Carolina andò nella sua stalla e tirò fuori il suo vecchio tapis roulant e si mise subito a correre: in due giorni doveva diventare super atletica!
Snoop: Acciderbolina!! Ormai non posso più tirarmi indietro o Leo non smetterà mai di prendermi in giro. Devo inventarmi qualcosa per dare sprint alle mie zampe!
Verdino: Tornato alla sua cuccia, Snoop prese la slitta e la riempì di tronchi e la trainò per il sentiero così le sue zampe sarebbero diventate più forti!     
Furono 2 giorni di duro allenamento tranne che per Leo...
Leo: Posso prendermela anche comoda... sarà divertente come rincorrere una gallina!
Verdino: Finalmente arrivò il grande giorno e i tre amici si ritrovarono alle 10.00 in punto sulla linea di partenza.
Leo: Allora siete pronti a perdere?!
Snoop e Carolina: Neanche per sogno! Ti daremo del filo da torcere stanne certo!!
Verdino: 3, 2, 1... VIAAAA!! La gara era iniziata!
Leo, veloce e scattante come un felino, passò subito in testa alla corsa, ma Snoop e Carolina lo seguivano con poco distacco.
Leo: Sono già primo! Sarà un gioco da ragazzi!
Snoop: Non cantar vittoria, la gara è appena cominciata!
Carolina: Uff uff uff... che fatica starvi dietro... meno male però che c’è il detto “chi va piano va sano e va lontano”...
Verdino: Leo era così sicuro di vincere che si mise a correre all’indietro.
Leo: Siete così lenti che posso battervi anche correndo in retromarcia!
Verdino: Correndo all’indietro però Leo non si accorse di una buccia di banana che lo fece scivolare.
Snoop: Evviva... fuori uno! Ciao ciao amicoooo...
Carolina: Prrruuuu... non mi prendiiiiii...
Verdino: A questo punto Leo era fuori gioco e la gara continuava tra Snoop e Carolina.
Snoop: uff uff uff... non ce la faccio più... le mie zampe stanno gridando AIUUUUTOOOO...
Verdino: Snoop stremato dalla fatica fu costretto a fermarsi...
Carolina: Non posso credere ai miei occhi... anche Snoop ha mollato la corsa... ma allora vuol dire cheeee... SONO PRIMA?!?!
Verdino: Leo e Snoop raggiunsero la mucca Carolina che aveva tagliato il traguardo davanti a loro.
Snoop: Carolina sei stata davvero “grandiosa”!
Leo: Devo dire che non avrei scommesso nemmeno un centesimo sulla tua vittoria, ma sono contento per te.
Verdino: I 3 amici risero della gara e festeggiarono insieme la vittoria di Carolina.

“Con la determinazione ed un pizzico di fortuna si può raggiungere qualunque risultato!”


Una strana amicizia



Chi trova un amico trova un tesoro

Un granchio di nome Tilly e un granchio di nome Lulù  tutti i giorni si trovavano in spiaggia per giocare.  Dopo un po’ di tempo Tilly , la granchietta , esclamò:
“Senti Lulù ! Io non ce la faccio più a stare qui a giocare sempre alle stesse cose!!!!!! Vorrei che qualche volta andassimo a giocare fuori da questa immensa spiaggia a divertirci un po’!!”
“Sì, forse hai ragione! Anch’io vorrei vedere che cosa c’e’ oltre la spiaggia!”
 “Allora è deciso! Domani ci troviamo qui per andare ad esplorare  un posto nuovo!”
“Ok, ci sto! Domani andremo a vedere un posto magnifico e di sicuro troveremo nuovi amici, non trovi?”
“Sì,  speriamo! Però dobbiamo stare attente perché alcuni animali potrebbero mangiarci!!!”
“Brrrrrrrrr! non pensarci!!!”
Il giorno seguente ,le due amiche , si incontrarono sulla spiaggia pronte ad andare in un posto sconosciuto.
Camminarono e camminarono senza alcun risultato: solo una spiaggia enorme e scogli bagnati dal mare . Lulù si fermò un attimo ed esclamò:
“Tilly !Secondo me, ci siamo  perse ! Il posto meraviglioso che stiamo cercando , non lo troveremo mai!!!!”
“Non scoraggiarti, piuttosto alzati e cammina! Guarda là, c’è un meraviglioso  bosco dove potremmo fermarci per la notte!!!”
“No! Davvero sto sognando!?”
“Non stai sognando! E’ la realtà! Siamo finalmente arrivate nel luogo da noi tanto cercato!”
Entrando nel bosco Tilly e Lulù udirono, in lontananza, una voce che gridava aiuto!!
Corsero a vedere chi era. 
Con grande  stupore ,Tilly esclamò: “Ma quell’animale  non e’ un granchio ,chi potrebbe essere ?”
“Non lo so ,andiamo a vedere !”
Si avvicinarono a  quella stana creatura la quale continuava a gridare:
“Aiuto, aiuto liberatemi!!! Sono intrappolato in questa rete!!!”
“Ma che animale sei?”
“Io sono un lupo, non si vede?”
“Ma ….Se noi ti liberiamo, dovrai  giurare di non mangiarci. Ci stai?”
“Lo giuro , lo giuro! Inoltre sono vegano! Adesso ,però ,liberatemi!”
Tilly e Lulù con le loro chele lo liberarono, ma prese dalla paura scapparono velocemente e inciamparono su una radice d’albero .
Il lupo seguendo il loro odore riuscì a trovarle :
“Perché scappate, non voglio mangiarvi, volevo solo ringraziarvi per avermi liberato ! A proposito, come vi chiamate?”
“Io mi chiamo Tilly e sono una granchietta  molto alla moda : mi piace ballare e vesto sempre con capi firmati . Quasi sempre indosso il mio fiore porta fortuna .”
“Io invece mi chiamo Lulù :mi piace stare con le amiche e giocare a nascondino sotto gli scogli.”
“Adesso mi presento: io mi chiamo Chicco e sono un lupo che finisce sempre in mezzo ai guai!!!
Ma stavolta è diverso perché ho avuto la fortuna di incontrare due nuove piccole amiche che mi hanno aiutato.”
Da quel giorno i tre amici trovarono il modo per giocare  e vivere nuove avventure insieme.
Chicco fece esplorare il bosco in cui viveva portandole in giro sulla schiena, invece Tilly e Lulù lo invitarono  sulla spiaggia a fare un tuffo nell’immenso oceano.

La rana e il cavallo


                       
      Cavallo:  oh,  che sete! Ma guarda un po’ c’è uno stagno, posso bere!?!
Narratore: mentre il cavallo beveva uscì dallo stagno una rana
      Rana:  che fai?
Cavallo: ha!!!  Mi hai fatto spaventare!! Lasciami stare, non ho tempo da perdere.
Rana:   ti ho fatto spaventare, ah ah ah!!
      Narratore: Il cavallo arrabbiato corse via e, senza volerlo, entrò in una trappola di serpenti
      Cavallo:   aiuto! Aiuto!! Aiuto!!                                                                                                                                                                                                       
Rana: heeee,  ho sentito bene, qualcuno chiede aiuto??
Narratore: la rana colpita dalle urla di aiuto, corse verso il luogo da dove provenivano le urla.
Cavallo:  aiutami, aiutami!
Rana:  Non ho tempo da perdere! E ora?
Cavallo: Scusami, scusami!
Rana: d’accordo, stai fermo lì,  ti tiro fuori.
Narratore: la rana chiamò in aiuto tutte le sue amiche che accorsero, da ogni parte. Dopo tanta
                             fatica, con l’uso di lunghi bastoni, il cavallo fu tratto in salvo.
Cavallo: grazie, grazie, grazie, io mi chiamo FESTINO, tu come ti chiami?
Rana:      mi chiamo OMER
Cavallo:  vuoi essere mio amico?
Rana: davvero me lo chiedi?
Cavallo: sì,  perché  chi trova un amico trova un tesoro.
                                                                                         Simone R. e   Klebert D.

lunedì 28 gennaio 2013

Chi fa del bene, riceve del bene!


NARRATORE:  Il lupo dorme sdraiato sull’erba, ma ad un certo punto si sveglia perché sente …

PESCE: Che bello fare i salti! Uhi !Sì ho fatto quattro salti di seguito! 
Sono bravissima !

LUPO: (Di scatto acchiappa il pesce) mmm,  sembri molto appetitoso

PESCE: Io non sono da mangiare! Ti prego lasciami!

LUPO: Perché?

PESCE: Perché tu sei un lupo cattivo! Guarda che la crudeltà secca il cuore! Invece i pesci sono buoni e non fanno male a nessuno.

LUPO: Ho capito, ma ti mangio lo stesso.

PESCE: Lo so che hai fame, ma lasciami stare!

LUPO: Ok, ti lascio andare!

PESCE: Grazie mille ti ringrazio! Sarai, per sempre, la mia migliore amica!

LUPO:non c’è di che!

NARRATORE: I due animaletti se ne andarono per la loro strada.
Ma il lupo aveva ancora fame allora cercò del cibo per nutrirsi.

LUPO: Chi mi dà qualcosa da mangiare? Ho tanta fame! Beh, continuiamo a cercare il cibo.

LUPO: Qualcuno mi aiuti,sono intrappolata! Aiuto! Aiuto! Aiuuutooo !.

PESCE: Non aver paura ci sono io a salvarti!Prendi la mia pinna che ti tiro fuori da questo fosso.

LUPO: Grazie mille!

PESCE: Prego,io ti ho salvato perché anche tu mi hai salvato

LUPO: Ti ringrazio !

PESCE: Ti pare! Fra amici bisogna aiutarsi sempre!
                                                                                                       Erica

martedì 22 gennaio 2013

Una passeggiata in montagna



Un giorno 3 cari amici si incontrarono: il cane Samir, il ranocchio Verdino e la mucca Carolina.

Verdino: ciao amici! Che ne dite se domani andiamo fare una bella gita in montagna?
Carolina: sì per me va molto bene, e poi … è da tanto tempo che non vado in montagna.
Samir: sì dai, che bello , una supergita in montagna!!!
Verdino: allora siamo d’accordo, ci vediamo domani! Ciao ciao.
Samir-Carolina: ciao, ciao a domani!!
il giorno seguente …
Verdino: allora siete pronti per questa gita indimenticabile?!
Carolina-Samir: certooo!!
Appena arrivati si trovarono davanti un paesaggio mozzafiato…
Samir: sì, che bella idea!
Carolina: è proprio un posto spettacolare.
Si incamminarono quindi tra i prati
Carolina: fammi un po’ assaggiare quest’erbetta, sembra proprio buona!
Samir: sei sempre la solita … pensi solo a mangiare!!
Verdino: sta attenta a non farti venire un bel mal di pancia!!
Mentre la mucca mangiava …
Samir: guarda quante belle farfalle!!
Verdino: adesso faccio un bel salto e te ne prendo una.
Carolina: muuuu … che noia queste farfalle, stanno rovinando il mio spuntino. Sono peggio delle mosche.
 Dopo aver giocato un po’, i tre amici riprendono la loro passeggiata …
Samir: guardate che bello, lì c’è il mio vecchio amico Bobby che cura le pecore del suo padrone!! Com’è fortunato a vivere in questo posto meraviglioso, però anch’io ho una famiglia giù in città.
Verdino: guarda c’è anche un bel laghetto!!
Carolina: finalmente!!! Non riuscivo più a resistere … ho una sete da mucca!!
Verdino-Samir: pensi sempre solo a mangiare e bere.
Verdino: sicuramente lì troverò il mio vecchio nonno Cra-Cra!!! Vado subito a vedere se lo trovo!
Carolina: guarda quante rane che ci sono in quel laghetto!
Samir: Chissà se Verdino riuscirà a trovare suo nonno?!
Verdino: sono tornaaatoo!!
Carolina - Samir: hai trovato tuo nonno??
Verdino: certo! Era tanto felice di vedermi e mi ha fatto vedere la sua casetta.
Carolina: ehi amici, sentite anche voi questo rumore? Maaaa … sono i campanacci delle mie amiche!!
I tre amici, partiti con l’intento di fare solo una passeggiata, si divertirono trovando amici e parenti
Carolina: sono stata proprio contenta di venire a fare questa passeggiata con voi. Verdino hai avuto proprio una bella idea ad organizzare questa gita!!
Samir: non avrei mai pensato di divertirmi così tanto!!
Verdino: sono contento che questa uscita vi sia piaciuta, sicuramente non sarebbe stata divertente senza di voi.
TUTTI INSIEME: NON E’ PROPRIO VERO CHE E’ MEGLIO SOLI CHE MAL ACCOMPAGNATI ???????????????

Chi trova un amico trova un tesoro !!!

NELLA SAVANA VI ABITANO LA TIGRE MARYLIN, IL PESCEPALLA SCHIZZO E LA LUPA MERY. I TRE SI INCONTRANO AL LAGO.
MERY : - NON HO BISOGNO DEGLI AMICI !!!. SCHIZZO : - GLI AMICI SERVONO PERCHE’ QUANDO HAI BISOGNO CI SONO!!!
MARYLIN : - TE NE ACCORGERAI QUANDO AVRAI BISOGNO !!!
LA LUPA SE NE VA’. NEL TRAGITTO  INCONTRA UN SERPENTE E INCOMINCIA A STRILLARE.
MARY: “AIUTO ! AIUTO ! SALVATEMI!.” 
LA TIGRE E IL PESCEPALLA, PRIMA STETTERO A GUARDARE, MA POI DECISERO DI AIUTARE LA POVERA E INGRATA LUPA   A SCONFIGGERE IL SERPENTE.
MARYLIN E SCHIZZO SUCCESSIVAMENTE  LE FECERO LA PREIDICA ESCLAMANDO : - VISTO ! VISTO ! VISTO ! TE LO AVEVAMO DETTO !! VISTO CHE GLI AMICI SERVONO?
MERY: - SCUSATEMI, AVEVATE PIENAMENTE RAGIONE! POTRETE MAI PERDONARMI? 
LE DUE RIBATTERONO :- CERTO, TI ABBIAMO GIA’ PERDONATO NEL MOMENTO CHE ABBIAMO DECISO DI AIUTARTI: PERDONATO !!
DA QUEL GIORNO DIVENNERO AMICI INSEPARABILI.

PER COLPA DI UN MAL DI PANCIA

Narratore: Un giorno nel rinomato studio del dottor Raffreddore si presentò Barton, un pesce a cui era venuto un forte mal di pancia.
Barton: “Dottoreee! Dottoreee! La prego mi aiuti! Ho un forte mal di panciaaa!”
Dott. Raffreddore: “Venga qua nel mio studio che la visito”
Barton: “Arrivo!”
Dott. Raffreddore: “Dove le fa male? Qua?”
Barton: “Mmm… no un po’ più in giù. Sì,  sì proprio lì! Ha ahia!”
Dott. Raffreddore: “Mmm… qua mi sa che ci vuole una forte medicina!”
Barton: “Quale medicina? Come si chiama? Si trova in farmapescia?”
Dott. Raffreddore: “Sì certo! Adesso però corra subito a prenderla ! Sennò le ritornerà il mal di pancia!” Mi dimenticavo la medicina si chiama pescesenzailmaldipancia.”
Barton: “Ma che cos’ ho dottore? Dovrò stare a letto? E’ grave ?Potrò uscire? Starò molto male? Come farò? Mi risponda!”
Dott. Raffreddore: “No, stia tranquillo è solo un comune mal di pancius fortes”
Barton: “Quindi mi passerà?”
Dott. Raffreddore: “Sì, ma solo se starà a letto per tre giorni anche se le sarà passato il dolore.”
Barton: “Ok, arrivederci e grazie, andrò subito a prendere la medicina e mi metterò a letto, come ha detto lei.”
Narratore: Ma… ovviamente il Signor Barton non ascoltò i consigli del medico sullo stare a letto e continuò tranquillamente la sua vita.
Ma un giorno al pesce Barton tornò il terribile mal di pancia e quindi corse dal dottor Raffreddore.
Barton: “Dottore! Dottore! Ho di nuovo il mal di pancia!”
Dott. Raffreddore: “Mmm… a quanto pare non è rimasto a letto.”
Barton: “Mi dispiace mi annoiavo e allora sono andato ad un concerto degli One Pescection, perché a me piace molto la musica e cantare.”
Dott. Raffreddore: “Non mi interessa. Io le avevo detto che doveva restare a letto per un po', ma lei non ha ascoltato il mio consiglio e adesso io mi rifiuto di curarla!”
Barton: “Quindi me ne devo andare?”
Dott. Raffreddore: “Sì…addio!”
PROVERBIO: Pesce avvisato mezzo salvato
                                                                                                   Alberto C. e Simone B.

La mucca testarda


Narratore: C’era una volta una mucca triste, Sceriffa Mu,  viveva in un Runch e vedeva i purosangue, come Sbruffo, gareggiare; sognava di poter fare lo stesso e ogni giorno non faceva altro che aspettare, dalla mattina  alla sera, il mandriano che la chiamava con un fischio per mungerla .

Sceriffa Mu: “Come vorrei correre e avere il vento sul muso!”

Sbruffo:  "Che bello, vado a correre la gara più importante del Far west!... e tu no o, e tu no...o!!”

Sceriffa Mu: “Ah; veramente c’è una gara?!”

Narratore: Gli stallieri avevano infatti appena affisso il volantino della gara che si sarebbe corsa la prima domenica di primavera. Tutti gli animali della fattoria accerchiarono il foglio appeso, sognando, come tutti gli anni, il gran giorno di festa; in cui, tutti gli animali e gli uomini, si riunivano, facendo bagordi col fieno migliore e con fiumi di birra e rum, fino a notte fonda.

Sceriffa Mu:  "Vincerò! Vincerò! Vincerò!”

Sbruffo: “No, non vincerai! Non sei un purosangue come noi, sei solo un’inutile mucca da latte!”

Narratore: Mancavano sei mesi alla gara, Sceriffa Mu era agitatissima, ogni giorno si preparava per l’evento, aveva paura di fare brutta figura; sapeva in cuor suo che i purosangue erano più agili e più veloci, ma non voleva sfigurare e per questo si allenava ogni giorno col suo vitellino che la spronava a rincorrerlo, ad inseguire Bob, il cane del Runch lungo i pascoli fino ai confini e ritorno, o le automobili che sfrecciavano a gran velocità lungo la statale fino alla città.
Era un lavoro estenuante, ma la saggia Ruga, la tartaruga che da 40 anni, a detta sua, viveva lì, le spiegò che questa volta sarebbe stato diverso; non era la solita gara sui 500 metri rettilinei, ma una gara di resistenza, salendo e scendendo le colline per 5 miglia.

Sbruffo:  "Ehi Sceriffa Mu vuoi venire con noi al nuovo pascolo? Dicono ci sia l’erba medica, è buonissima!!

Sceriffa Mu: “No, grazie devo andare in città”

Narratore: I purosangue abituati a vincere con facilità non si allenarono, ma al contrario in questi sei mesi non fecero altro che mangiare, divertirsi e burlarsi di Sceriffa Mu e dei suoi sforzi; misero su parecchi chili, arrivando alla gara in sovrappeso e stanchi.
Arrivò il giorno di festa.
Tutti erano sulla linea di partenza, il giudice sparò il colpo del “via”, i purosangue si imbizzarrirono e scattarono lasciando dietro di loro solo un gran polverone.

Sbruffo:  "Hiiii, ci vediamo rammollita! Mangia la polvere e festeggia con lei la mia vittoria!!!”

Sceriffa Mu: “Muuu, non ho fretta.. mi sto divertendo un sacco, non pensavo che il mandriano mi desse fiducia, sono felice già per il fatto d’esser qui.”

Narratore: I cavalli, che avevano sottovalutato la gara e la fatica del lungo e difficoltoso percorso, alla seconda collina rallentarono e dovettero cercare ristoro al laghetto, Sceriffa Mu invece, grazie al duro e costante allenamento percorse le cinque miglia lentamente, ma inesorabilmente, tagliando il traguardo per prima; nello stupore di tutti compresa se stessa.

Sceriffa Mu: “ … E'  proprio vero!! Chi la dura la vince e… chi va piano, va sano e va lontano. “

Lupen l'incorreggibile...


Narratore : Come ogni mattina, il professor Lupen Lupinus Lupus IV, passeggiava assorto
nei suoi libri in riva al lago Blu, quando...

Linda: Buongiorno Professore, proprio lei cercavo... com'è andata la sua cerimonia?
Ha ritirato il suo premio?

Professore: Mah, ... sì, ... ho ritirato il mio premio ma le sue lezioni sul galateo a tavola...
Diciamo che mi servono un po' di ripetizioni!

Linda: Oh Professore, ... cosa ha  mai combinato !?

Professore: Stavo facendo il mio gran discorso quando lo chef ha portato in tavola: un
maialino arrosto, una porchetta allo spiedo e dei cosciotti d'agnello fumanti e ... non ho resistito! Con un balzo sono piombato sul buffet e in un battibaleno
ho divorato tutto e gli ospiti, rimasti a bocca asciutta, mi hanno inseguito fino
a casa... Che paura !!!

Linda: Oh, caro Professore... Si era impegnato così tanto... speravo che fosse riuscito a migliorare il suo vizio, ma a cambiato solo il pelo. Forza, andiamo a bere un
goccetto così mi racconta tutto con più calma!

Narratore: La favola mostra che anche se si vuole cambiare la propria natura, non ci si riesce perché ognuno è quello che è .

                                                                                                Francesca B. e Rebecca O.