martedì 22 gennaio 2013

La mucca testarda


Narratore: C’era una volta una mucca triste, Sceriffa Mu,  viveva in un Runch e vedeva i purosangue, come Sbruffo, gareggiare; sognava di poter fare lo stesso e ogni giorno non faceva altro che aspettare, dalla mattina  alla sera, il mandriano che la chiamava con un fischio per mungerla .

Sceriffa Mu: “Come vorrei correre e avere il vento sul muso!”

Sbruffo:  "Che bello, vado a correre la gara più importante del Far west!... e tu no o, e tu no...o!!”

Sceriffa Mu: “Ah; veramente c’è una gara?!”

Narratore: Gli stallieri avevano infatti appena affisso il volantino della gara che si sarebbe corsa la prima domenica di primavera. Tutti gli animali della fattoria accerchiarono il foglio appeso, sognando, come tutti gli anni, il gran giorno di festa; in cui, tutti gli animali e gli uomini, si riunivano, facendo bagordi col fieno migliore e con fiumi di birra e rum, fino a notte fonda.

Sceriffa Mu:  "Vincerò! Vincerò! Vincerò!”

Sbruffo: “No, non vincerai! Non sei un purosangue come noi, sei solo un’inutile mucca da latte!”

Narratore: Mancavano sei mesi alla gara, Sceriffa Mu era agitatissima, ogni giorno si preparava per l’evento, aveva paura di fare brutta figura; sapeva in cuor suo che i purosangue erano più agili e più veloci, ma non voleva sfigurare e per questo si allenava ogni giorno col suo vitellino che la spronava a rincorrerlo, ad inseguire Bob, il cane del Runch lungo i pascoli fino ai confini e ritorno, o le automobili che sfrecciavano a gran velocità lungo la statale fino alla città.
Era un lavoro estenuante, ma la saggia Ruga, la tartaruga che da 40 anni, a detta sua, viveva lì, le spiegò che questa volta sarebbe stato diverso; non era la solita gara sui 500 metri rettilinei, ma una gara di resistenza, salendo e scendendo le colline per 5 miglia.

Sbruffo:  "Ehi Sceriffa Mu vuoi venire con noi al nuovo pascolo? Dicono ci sia l’erba medica, è buonissima!!

Sceriffa Mu: “No, grazie devo andare in città”

Narratore: I purosangue abituati a vincere con facilità non si allenarono, ma al contrario in questi sei mesi non fecero altro che mangiare, divertirsi e burlarsi di Sceriffa Mu e dei suoi sforzi; misero su parecchi chili, arrivando alla gara in sovrappeso e stanchi.
Arrivò il giorno di festa.
Tutti erano sulla linea di partenza, il giudice sparò il colpo del “via”, i purosangue si imbizzarrirono e scattarono lasciando dietro di loro solo un gran polverone.

Sbruffo:  "Hiiii, ci vediamo rammollita! Mangia la polvere e festeggia con lei la mia vittoria!!!”

Sceriffa Mu: “Muuu, non ho fretta.. mi sto divertendo un sacco, non pensavo che il mandriano mi desse fiducia, sono felice già per il fatto d’esser qui.”

Narratore: I cavalli, che avevano sottovalutato la gara e la fatica del lungo e difficoltoso percorso, alla seconda collina rallentarono e dovettero cercare ristoro al laghetto, Sceriffa Mu invece, grazie al duro e costante allenamento percorse le cinque miglia lentamente, ma inesorabilmente, tagliando il traguardo per prima; nello stupore di tutti compresa se stessa.

Sceriffa Mu: “ … E'  proprio vero!! Chi la dura la vince e… chi va piano, va sano e va lontano. “

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