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Mi
ritengo molto fortunata perché i miei genitori sono entrambi scout e
lì hanno imparato
molte storie su “ Il libro della giungla” e “Il viaggio di una
coccinella”... Perciò conosco decine e decine di fiabe che, a
volte, racconto ai miei cuginetti.
Il
momento della buona notte era il più bello della giornata, infatti
la routine della sera, era proprio quella di ascoltare una storia.
Per me era come un momento di coccole da parte di mia madre e di mio
padre, perché mi sentivo amata e protetta; in quei momenti chiudevo
gli occhi e
mi lasciavo cullare da quelle parole che echeggiavano nella mia
mente, sognando di farne parte personalmente e sconfiggere ogni sorta
di nemico, da streghe malvagie a mostri orribili.
Alcune
di queste storie mi rimanevano così impresse che il giorno dopo mi
divertivo a rappresentarle in mille modi: con un disegno, con delle
marionette, con dei burattini di cartoncino colorato ed infine, ho
conservato il meglio... Mi travestivo!!!
Caro
lettore ti sembrerà stupido travestirsi: va bene a carnevale, va
bene anche ad halloween ma non trecentosessantacinque giorni
all'anno, voi penserete, ma niente e nessuno mi poteva trattenere da
questa passione.
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Le
mie storie preferite erano, anzi, sono quelle inventate dai miei
genitori, come: “Il muro triste e l'uccellino”, “La formica
leone” o “La patatosa”; quest'ultima mi era piaciuta così
tanto che io e la mamma abbiamo scritto un vero e proprio libro. Ma
anche le fiabe classiche mi piacciono: “Raparonzolo”,
“Pollicino”, “La Bella e la Bestia”. Quest'ultima siamo anche
andate a vederla a teatro.
Le
storie che mi raccontavano erano di tutti i generi: dalle divertenti
alle tristi, da quelle fantastiche a quelle paurose e via così...
I
miei genitori sono sempre stati grandi lettori, infatti sia
all'asilo, sia alle elementari, venivano a leggere per tutta la
classe, ed io mi sentivo orgogliosa. Siamo andati tutti e tre a
leggere in biblioteca ed alla Giunti,
una libreria, con un pubblico dai tre a sei anni di età.
Ora
che vi ho parlato del mio passato, vi voglio parlare del futuro e
vi svelo il mio
sogno nel cassetto: è quello di aprire una grande libreria dove, non
solo si venderanno libri, ma ci sarà anche un bar ed una sala relax
dove i clienti potranno leggere rilassandosi o mangiando qualche
snack o bevendo un caffè durante la pausa pranzo.
Sarebbe
bellissimo!!!
Francesca
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