SCRITTORE: Nicoletta Bortolotti
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PROTAGONISTI:
Mahmud è un ragazzo palestinese molto allegro a cui non piace
la geometria e che ama il surf. E’ anche uno che si arrende
facilmente quando non riesce a far qualcosa
PERSONAGGI PRINCIPALI:
Samir è un ragazzo israeliano molto simpatico, grazie alla sua
simpatia infatti, diventa amico di Mahmud con il quale va sempre in
surf. Anche a lui non piace la geometria.
Bill Martinez è l’insegnante
di surf di Mahmud e di Samir che viene dalla california, il quale,
grazie al surf, fa apprezzare la geometria ai suoi due alievi
Mamma di Mahmud donna molto
gentile e protettiva nei confronti del figlio. Lei odia il surf
PERSONAGGI SECONDARI: Halima
è una ragazza a cui piace fare surf. E’ simpatica e sicura di sè.
Sharifa è una ragazza a cui piace andare in surf. E’ simpatica
e bugiarda (in senso buono)
Najat è la più secchiona
della sua classe. Anche a lei piace andare in surf ed è amica di
Halima e Shafira.
Papà di Samir uomo gentile e
protettivo
COMPARSE:
surfisti, spettatori, e insegnante di matematica
AMBIENTI INTERNI:
casa di Mahmud, scuola
AMBIENTI ESTERNI:
spiaggia, strada
ESORDIO: di
tipo descrittivo
EPILOGO: a
lieto fine
PUNTO DI VISTA:
interno ai fatti narrati, il libro è scritto in prima persona.
Sequenza descrittiva pag. 9: Samir non deve essere straricco anche se
suo padre ha il vestito nero e la camicia bianca. La sua tavola sembrava peggio
della mia. Sembrava più un’asse del water presa in qualche discarica che una
tavola da surf. La mia tavola invece non sembra un’asse del water. Lo è. Un po’
riadattata, come lo è il motorino truccato del vecchio Ashraf, che ha il bar vicino
a casa.
Sequenza
dialogata pag. 36: «Puah, due schifezze pari merito!»
«A me piacciono i razzi. Hai paura dei razzi? »
«Ma va’, paura » risponde lui con un mezzo sorriso. «Cioè. Solo da
piccolissimo.»
«Anch’io zero. Solo da piccolissimo. Cosa fai quando partono i razzi?.
«Mi immagino di essere io a spararli. Bang! Woooshh!» Samir mette i
pugni contro gli occhi e mi spara contro. «Poi penso al surf.»
Sequenza
dialogata libera pag. 74: « Lasciami in pace, ti ho detto»
« E va bene, vuoi sapere la verità? Tu pensi che i surfisti siano
degli sfigati, ma lo sfigato sei tu, perché il tuo Game Boy fa schifo! ». «è un modello vecchissimo. Un mio amco
ha il Nintendo 3DS. E suo fratello la WII. Con quelli si che ci si diverte.
Miaca con ‘sti giochetti preistorici…».
Sequenza
narrativa pag. 15: In realtà mi ha trovato lui, ieri mattina, mentre tornavo da scuola.
Stavo attraversando lo spiazzo sabbioso, pieno zeppo di macerie e immondizie
mezze bruciate dal sole, sulla strada di casa. C’era questa pietra. All’inizio
mi sembrava una pietra luccicante. Come quelle delle storie fantasy che ci
leggono a scuola con dentro un potere. Poi ho visto che il bagliore proveniva
da sotto. Allora ho pensato che magari era un tesoro.
Un dollaro. Un diamante. Oppure un fermaglio d’argento a forma di farfalla. Una mina.
Un dollaro. Un diamante. Oppure un fermaglio d’argento a forma di farfalla. Una mina.
Sequenza
riflessiva pag. 16:
Magari era arrivato dai tunnel e se l’era preso qualche soldato per i suoi
figli e gli era caduto fuori dalla tasca. O magari Babbo Natale era venuto fino
a qui, fino a Gaza City, dal Polo Nord, anche se non ci viene praticamente mai
perché le renne con questo caldo potrebbero schiattare, e l’aveva messo sotto
la pitra sapendo che io ci sarei passato vicino.
Sequenza significativa pag. 86: Ruotiamo
la punta verso la riva e aspettiamo l’onda buona. La prima è lunga ma non
fortissima. Va bene per cominciare. Mi metto in fretta in ginocchio sulla resina liscia, punto il piede sinistro davanti a me e mi tiro subito in piedi. Anche Samir fa lo stesso. E anche Bill.
Il nostro maestro, con le ginocchia piegate e le braccia aperte,
sorride proprio come noi. E con quel sorriso che il vento non spazza via sembra
un ragazzo proprio come noi. Però ha un’eleganza nel cominciare la discesa che
noi ce la sogniamo.
Questa sequenza mi ha colpito molto, perché la scrittrice descrive in
modo perfetto la voglia che hanno i ragazzi di imparare a surfare e la
passione che ha il maestro Bill nell’insegnare loro il modo migliore di farlo.
TIPO di narrazione: la narrazione è di tipo non lineare, lo scrittore usa la tecnica della metalessi e il flash-back
GIUDIZIO PERSONALE
Questo libro mi è piaciuto molto.
La storia è molto avvincente sin
dalle prime pagine. A me piacerebbe molto saper andare sul surf e
quindi questo libr, che parla principalmente di questo, mi è piaciuto
tantissimo. Ciò che ho apprezzato molto di questo libro è che a
ogni inizio capitolo c’è la descrizione di una tecnica di surf.
Il personaggio che mi è piaciuto di
più di tutti è Bill Martinez perchè mi piace il fatto che,
malgrado l’età, racconta sempre barzellette divertenti che ti
tirano su il morale, e riesce, malgrado la sua storia, a battere i
ragazzini nel surf. Il modo di scrivere della scrittrice mi è
piaciuto molto perchè usa un linguaggio molto vicino a noi ragazzi.
Usa molte sequenze descrittive e dialogate.
Di questo libro non cambierei
proprio niente, cambierei, forse, solo il titolo
mettendo:”Un’amicizia inaspettata.” Andrea B.
Questo libro
mi è piaciuto molto. È un libro che fa riflettere; è difficile pensare che
tutta questa storia si svolga in un paese continuamente in guerra, ma
l’amicizia che si crea fra i due ragazzi, ci fa capire che nonostante le nostre
diversità, tutti possiamo essere amici, non conta da dove arrivi o di che
religione sei, siamo tutti uguali e possiamo avere le stesse passioni.
Inoltre,
grazie al personaggio del maestro Bill, ci insegna ad inseguire i nostri
obiettivi e le nostre passioni, a non lasciarci scoraggiare mai di fronte alle
difficoltà della vita.
Il
personaggio che mi ha più colpito è stato Mahmud perché, non si scoraggia mai,
non si lascia abbattere e quando cade trova sempre il modo di rialzarsi e di
andare avanti.
Il modo di
narrare della scrittrice è adatto ai nostri giorni, usa termini che noi ragazzi
usiamo nel nostro linguaggio comune, e per questo la comprensione del testo è
stata semplice.
La
scrittrice usa prevalentemente delle sequenze narrative, infatti racconta molto.
È stato un
vero piacere leggere questo libro e condividere l’amicizia dei due ragazzi. La
passione per lo sport che li lega, mi ricorda molto la mia passione per i
calcio e l’amicizia con la mia squadra, è infatti fondamentale avere dei veri
amici che credono in te!
molto carino e ben fatto mi ha aiutato molto a capire e a sapere certe cose!!!
RispondiEliminamolto divertente!
Eliminamolto carino e ben fatto mi ha aiutato molto a capire e a sapere certe cose!!!
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